Un Manifesto dei valori per il Turismo Educativo in Toscana. È questo il risultato concreto di un gruppo di lavoro coordinato da Toscana Promozione Turistica, che ha chiamato a confronto un team scientifico, costituito da esperti della formazione, dell’educazione e dell’apprendimento, e gli operatori toscani coinvolti nell’offerta di proposte per il turismo di settore. Sei mesi di incontri, tavole rotonde, riunioni che hanno portato all’elaborazione di alcune linee guida, strutturate tenendo conto dei dibattiti più attuali, in grado di focalizzare e orientare le azioni degli operatori turistici toscani del segmento, ottimizzandone l’offerta.
Punto di partenza condiviso è stato quello di assumere gli obbiettivi dell’Agenda 2030 come ispirazione e riferimento, per un turismo educativo che confermi la Toscana quale terra con un grande passato ma anche di grande attenzione al futuro. Dall’analisi dei 17 punti focali identificati dall’agenda 2030, e dalla loro declinazione in ambito educativo, sono dunque emersi cinque aspetti fondamentali: cinque affermazioni di principio che possono ispirare e farsi valori fondativi di un turismo didattico consapevole e attivo nella formazione delle generazioni attuali e future.
Riflessioni condivise che non sono rimaste mero esercizio programmatico. Messe a terra dagli operatori dei territori toscani hanno infatti dato vita ad un ampio catalogo di concrete proposte di viaggio rivolte al mondo dell’istruzione.
Parole d’ordine come: Sostenibilità, Esperienzialità, Innovazione, Sicurezza, Inclusività ed Interculturalità, identificano nel “Manifesto dei valori” pratiche e atteggiamenti dai quali partire per poter affermare con Leonardo che: “Il piacere più nobile è la gioia della comprensione”.
1 Viaggiando in Toscana, si può educare alla sostenibilità, mettendo in rilievo i buoni comportamenti che consentono di lasciare alle generazioni future lo stesso patrimonio culturale ed ambientale, le stesse risorse materiali e immateriali di oggi. Minimizzare l’uso delle risorse ambientali; favorire l’utilizzo di mezzi di trasporto collettivo e a ridotte emissioni inquinanti; proporre il consumo di cibi locali e stagionali, evitando ogni spreco; avere rispetto delle comunità locali che si visitano e di tutto ciò che si trova lungo i percorsi di viaggio; tutto questo diventano buone pratiche che, rielaborate personalmente e nelle scuole, costituiscono un mattone fondamentale per la costruzione del futuro.
2 Ogni viaggio è volto a generare esperienze che possano rafforzare i singoli individui e rafforzare il senso di comunità. Il viaggio in Toscana deve essere concepito come un grande laboratorio di esperienze pronto a coinvolgere i propri giovani visitatori. Esperienzialità significa toccare con mano e attivare tutti i sensi. Vedere, ascoltare, gustare, oltre che rendere unico e concreto il viaggio, serve per attivare competenze trasversali, invitando a mettersi alla prova per acquisire nuove abilità e vivere emozioni.
3 Il viaggio in Toscana dovrà essere innovativo, con caratteristiche diverse e nuove, in grado di suscitare curiosità e coinvolgimento: soprattutto quando si rivolge alle ultime generazioni, ne deve saper parlare il linguaggio. Le nuove tecnologie sono un utile strumento per il contenimento dei costi a possono aiutare l’ambiente, riducendo l’impatto su di esso. Ma ancor di più, usate con sapienza, diventano uno strumento a disposizione degli insegnanti per incentivare gli studenti e, per i ragazzi, rendono l’esperienza del viaggio più coinvolgente e partecipativa. Contribuiscono quindi all’apprendimento e alla nascita di ricordi di viaggio positivi e duraturi, capaci di radicarsi nella memoria.
4 Sicurezza significa tutela e protezione: dei viaggiatori, dei loro accompagnatori e non ultimo, dei territori visitati. Le certificazioni e le autorizzazioni in regola rendono gli operatori garanti di un viaggio sicuro che fa percepire il territorio toscano come una destinazione “senza problemi”. Allo stesso modo, garantire percorsi e soste, dove igiene e prestazioni sanitarie sono caratterizzate da alti livelli di qualità e copertura, rendono il viaggio confortevole per gli studenti: Al tempo stesso assicurano tranquillità e tutela, in caso di necessità, agli accompagnatori.
5 Il viaggio in Toscana deve essere naturalmente aperto all’inclusione e all’interculturalità. Per risultare tale, anche l’ospitalità deve essere inclusiva e azzerare ogni ostacolo o barriera fisica, mentale e culturale. Tutti devono sentirsi sempre a proprio agio, accettati in quanto parte attiva e costruttiva della società. Di più, il viaggio in Toscana deve trasformare la semplice partecipazione in un approccio culturale consolidato: consapevole, aperto e comprensivo. Una predisposizione da far crescere e consolidare attraverso il confronto con le comunità ospitanti, nell’ottica del rispetto reciproco di tradizioni, culture e abitudini. Nuove esperienze, formano nuove competenze, nuove persone, nuova vita.