Il primo contributo della nuova legislatura a questo magazine, non può che essere dedicato al binomio imprescindibile che lega turismo e sviluppo rurale. Da neo assessore regionale, anche, all’agricoltura infatti, sento ancora più forte una convinzione che da anni guida il nostro lavoro: in Toscana turismo e agricoltura non sono semplicemente due settori vicini, ma parti di un’unica identità. Un sistema vivo, fatto di territori, comunità, saperi e paesaggi che esistono solo grazie a chi li custodisce e a chi li attraversa.
Negli ultimi cinque anni abbiamo lavorato molto per rendere sempre più evidente e concreta questa integrazione. Penso innanzitutto a Vetrina Toscana, che ormai è un modello riconosciuto di collaborazione tra ristoranti, produttori e filiere locali: non solo un marchio, ma una rete che racconta la Toscana attraverso i suoi sapori, le sue storie e la professionalità degli operatori. Oppure alle iniziative che hanno collegato promozione enogastronomica e valorizzazione delle aree interne, alle strategie condivise con i consorzi agricoli, ai progetti che hanno messo in dialogo imprese turistiche, aziende agricole e comunità locali.
Il risultato è sotto gli occhi di chi ogni giorno lavora in questo settore: un turismo più consapevole, curioso, rispettoso; un’agricoltura che trova nuove opportunità di reddito e di racconto; territori che crescono non inseguendo modelli calati dall’alto, ma costruendo valore dalla propria autenticità.
L’obiettivo, adesso, è fare un passo in più. Rendere stabile questa integrazione e trasformarla in una vera politica pubblica capace di incidere sulla competitività dei territori. Questo significa concentrare le risorse su progetti che generano ricadute economiche misurabili, rafforzare le filiere, sostenere le imprese che innovano e che scelgono modelli di sviluppo sostenibili, coordinare meglio gli interventi tra turismo, agricoltura e promozione territoriale. È una sfida che richiede continuità, programmazione e responsabilità: tre elementi che questa legislatura intende assumere con chiarezza.



