AmbiTour, l’innovativa iniziativa ideata e gestita da Toscana Promozione Turistica ed Anci Toscana, ha coinvolto nella precedente edizione centinaia di amministratori e operatori del settore turistico, con oltre 2700 partecipanti. È nata per sostenere e qualificare il turismo in Toscana, puntando sul coinvolgimento diretto dei territori, sulle visite ‘sul campo’, sulle connessioni tra Comuni. Questo anche grazie alla diretta collaborazione e creatività delle 28 Comunità di Ambito Turistico in cui è suddiviso il territorio regionale, per contribuire a rafforzare, dall’interno, la Destinazione Toscana, favorendo occasioni di relazione fra le amministrazioni.
AmbiTour Experience, questo il titolo della seconda edizione, si presenta con due novità. La prima è che amministratori e operatori partecipano insieme ai diversi appuntamenti in calendario, e non più con due percorsi paralleli; l’altra è che, oltre a visitare i luoghi, ogni volta i partecipanti faranno delle vere e proprie esperienze e attività.
Oltre a favorire la conoscenza della Toscana, uno degli obiettivi raggiunti dalla prima edizione di AmbiTour era stata quella di favorire la relazione tra gli amministratori. La nuova edizione dell’iniziativa, mettendo insieme anche gli operatori, rafforza le relazioni tra settore pubblico e privato e l’interazione tra le diverse Comunità di ambito turistico.
“Non possiamo che esprimere grande soddisfazione per il gradimento dell’iniziativa – sottolinea il direttore di Toscana Promozione Turistica, Francesco Tapinassi – Gli Ambitour avevano come obiettivo di sfondo la creazione di community forti tra operatori oltre che una maggiore conoscenza tra amministratori locali. Presentare i “gioielli di famiglia” con l’orgoglio di appartenenza al proprio territorio quale fattore di interazione e non di rottura, rappresenta l’altro punto forte di questa iniziativa. Grazie alla bella collaborazione con Anci turismo ritengo che gli obiettivi primari siano già stati raggiunti attraverso una conclamata crescita di interesse da parte degli operatori e veicolando un modello che conferma la vicinanza dell’Agenzia ai bisogni reali delle nostre imprese. Infine, il progetto serve per comunicare una visione complessiva che rimanda al progetto “Toscana diffusa” e, dunque, alla centralità delle destinazioni meno coinvolte dal turismo internazionale organizzato: fulcro della campagna di promozione ed eccellenza che questa regione riesce ad esprimere”.
Afferma Michele Angiolini, sindaco di Montepulciano e delegato Anci per il turismo: “Di questa possibilità è stato una prova tangibile l’AmbiTour congiunto realizzato tra i due Ambiti della Maremma Nord e Maremma Sud. Ciò che è successo è da stimolo a creare progettualità comuni tra altri Ambiti spesso divisi da confini meramente amministrativi ma che in realtà sono legati da storia, cultura, paesaggio ed enogastronomia: tutti elementi fondamentali che caratterizzano una destinazione e sui quali i comuni e le Comunità di ambito turistico cercano di investire per creare un’offerta comune ed esperienziale. Avendo partecipato a tuti gli appuntamenti delle due edizioni – conclude Angiolini – posso affermare che la partecipazione degli addetti ai lavori è sempre più attiva. Grazie a queste esperienze possono pianificare insieme delle progettualità e al tempo stesso entrare a far pare di un circuito di promozione e comunicazione delle proprie attività sia come operatori che come comuni. La fiducia nella proposta regionale sta aumentando incontro dopo incontro grazie alla conoscenza diretta con le persone che lavorano nelle due agenzie Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana. Capire che in qualsiasi momento possono trovare risposte a dubbi e necessità da parte di persone che si presentano fisicamente rappresenta un plus che favorisce l’entusiasmo di mettere mano a nuove progettualità”.
Anche per molte guide ambientali AmbiTour è stato un mezzo per incontrarsi e per gettare le basi di rapporti di collaborazione rivolti alla ad una crescita comune. La pensano così Andrea Mariottini e Gabriele Giorgio. “Galeotto fu l’AmbiTour fatto sull’isola di Capraia – afferma scherzosamente – Si è trattato di una vera e propria scelta di partecipazione, visto che ci vogliono tre ore di viaggio per approdare. È stata quella tappa che ha acceso la scintilla per conoscere colleghi ma anche territori grazie ad uno strumento del tutto inaspettato. Perché un Ambito si può scoprire in tanti modi, ma il mezzo messo a disposizione della Regione Toscana è stato talmente innovativo da spingerci ad entrare subito in relazione. Ovviamente, un appuntamento può produrre risultati maggiori rispetto ad altri in termini di rapporti attivati, ma questo è normale, perché influenzato anche dal fattore umano. Eppure, quasi sempre ci siamo trovati e ci troviamo in condizione di crescere grazie a nuove conoscenze di luoghi e colleghi. Da qui l’idea di gettare le basi di una rete per collaborare ciascuno in base ai propri punti di forza e, dunque, grazie all’eterogeneità che ci caratterizza. L’escursionismo sta diventando sempre più esperienziale e questo collegamento attivato da AmbiTour tra operatori, amministratori e aziende locali per noi è un vero e proprio jolly. Possiamo, infatti, scoprire realtà produttive o di accoglienza che possono sicuramente contribuire a rendere un’esperienza di visita più completa”.