Toscana Promozione Turistica lavora al fianco dei territori per la costruzione e la promozione delle destinazioni e dei prodotti turistici territoriali che compongono l’offerta regionale. Attraverso la partecipazione ai principali eventi fieristici, a workshop B2B, Press-trip e Fam-Trip, l’Agenzia favorisce l’incontro tra l’offerta turistica toscana e il trade nazionale e internazionale. Allo stesso tempo, anche in sinergia e in coerenza con gli altri soggetti del sistema regionale deputati ad attuare le attività di comunicazione, progetta e realizza campagne di promozione online e offline per portare la Toscana direttamente al consumatore finale, ovvero il viaggiatore.
Toscana Promozione Turistica opera anche attuando gli indirizzi e la strategia regionale, in particolare attraverso l’organizzazione delle 28 Comunità d’ambito turistico (già Ambiti territoriali) previste dal Testo Unico del turismo, ed in stretta connessione con quella nazionale. Un’attività di promozione pensata per raccontare una Toscana dai mille volti, terre e temi di viaggio da scoprire, con le loro storie, le loro culture, le loro tradizioni, i loro prodotti.
Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica, parte proprio da qui per un’analisi che prende le mosse dalla messa a sistema dell’Osservatorio Turistico Regionale.
“Da questo strumento fondamentale per le strategie regionali emergono due dati fondamentali. Il primo evidenzia che la Toscana rimane una regione fortemente legata alla stagionalità turistica: dato, questo, connaturato ai flussi, ma che è importante conoscere in modo approfondito per elaborare vere e credibili politiche di destagionalizzazione. In secondo luogo, la Toscana si conferma una regione con una forte concentrazione, soprattutto da parte dei mercati stranieri, verso pochissime destinazioni.
Questo induce una seconda, fondamentale, riflessone intorno a cosa può realmente fare un’agenzia di promozione. Il nostro obiettivo è quello di far crescere l’interesse verso una Toscana meno conosciuta sfruttando prima di tutto un forte rapporto di collaborazione con i media, ovvero sollecitando uscite che raccontino appunto “l’altra Toscana”.
Questo vale sia per i mercati esteri che per quello italiano, con la riscoperta di chiavi di lettura che consentano una narrazione inedita e nuova del territorio regionale. È quello che proveremo a fare con la costruzione della prossima puntata di “Bell’Italia in viaggio” de La 7 dedicata a Boccaccio. Parlare del più grande novelliere europeo diventa, infatti, un espediente per trattare di luoghi fisici da visitare: da Certaldo, alle Ville Medicee per arrivare a Fiesole e alla storia della fondazione di Firenze. Si tratta di modi per ampliare i contenuti con l’obiettivo di suscitare curiosità nei lettori dei giornali, negli spettatori delle trasmissioni tv, nei follower di comunicatrici come Syusy Blady o nella costruzione dei percorsi per le famiglie in corso di realizzazione con “Bell’Italia”.
Questo lavoro, sicuramente più faticoso e complicato che non quello di concentrarsi su luoghi più noti, rappresenta la vera missione di un’agenzia di promozione regionale. Lo sforzo è infatti di provare a delocalizzare i flussi e a ridistribuirli in maniera più intelligente. Di pari passo con questa strategia va il tentativo di estendere la riflessione sul concetto di “overtourism”, concentrandosi non solo sul legittimo disagio dei cittadini, ma anche su quello dei visitatori che difficilmente apprezzeranno una destinazione male organizzata e dove il confronto con i residente risulta conflittuale. Pensare, dunque, in termini di una destinazione oggettivamente ospitale e che riflette, nella costruzione della propria offerta, anche pensando a come far star bene i propri ospiti insieme con i suoi residenti.