Il primo PTO – Prodotto Turistico Omogeneo della Regione Toscana
Negli ultimi anni l’ampio lavoro di valorizzazione del patrimonio archeologico ha indotto a cercare modalità narrative tali da consentire una sempre più diffusa conoscenza delle meravigliose vestigia presenti in Regione, dedicate ad un pubblico interessato a ritrovare, nella Toscana di oggi, le millenarie tracce del popolo etrusco e le sue integrazioni con la storia più recente.
Ne abbiamo parlato con Chiara Lanari referente promozione PTO – ufficio di Gabinetto Presidente Regione Toscana e Francesco Tapinassi direttore di Toscana Promozione Turistica.
Chiara Lanari, come nasce il primo PTO- Prodotto Turistico Omogeneo della Regione Toscana sugli Etruschi? Le tracce che l’antico popolo, enigmatico e misterioso, degli Etruschi hanno lasciato in Toscana, sia culturali che artistiche ma anche architettoniche, sono tuttora parte integrante della storia, delle città e del paesaggio di quello che fu il cuore dell’Etruria. Un patrimonio da visitare, conoscere ed esplorare negli straordinari borghi fondati dal popolo etrusco, grazie anche a un sistema di musei e di aree archeologiche disseminate nella natura e nel paesaggio toscano. Questo grande patrimonio storico-artistico ha spinto alcune amministrazioni comunali ad associarsi in un nuovo modello di organizzazione dell’offerta turistica, su input delle normative vigenti in Toscana ed è nato «Toscana Terra Etrusca», il primo “Prodotto Turistico Omogeneo” della Regione, con il Comune della Città di Chiusi come capofila, e, in una prima fase, con oltre 30 comuni aderenti.
Chiara Lanari, un progetto salutato con molto favore visto l’interesse da parte di altri territori toscani. Il suo successo ha spinto altre amministrazioni comunali ad aderire, portando, ad oggi, il numero dei Comuni a oltre 50. I modi, i tempi, gli spazi attraverso cui si è sviluppata la civiltà etrusca in Toscana sono molteplici, motivo che ha portato il comitato scientifico a suggerire itinerari che permettono di scoprire questo popolo di agricoltori, urbanisti, metallurghi, guerrieri, artisti, mercanti, navigatori, artigiani e viaggiatori.
Francesco Tapinassi, quali sono gli obiettivi del PTO? L’obiettivo del PTO è facilitare l’efficace sinergia di beni e servizi per costruire un’offerta che risponda alle esigenze della nuova domanda turistica, sempre alla ricerca di esperienze nuove, inusuali, uniche. Il modello organizzativo, che prevede anche un comitato scientifico, ha dato input per la costituzione di una rete di imprese aperta e consentito la partecipazione a numerose iniziative promozionali.
Francesco Tapinassi, in che modo gli Etruschi si integrano con l’offerta turistica della Toscana? Le esperienze di visita comprendono musei e siti archeologici dei Comuni aderenti a Toscana Terra Etrusca e della Direzione Regionale Musei della Regione. L’integrazione con l’offerta turistica organizzata dagli operatori toscani vuole consentire, a tutti i visitatori, di conoscere e comprendere quanto alcune specificità della raffinata civiltà etrusca siano straordinariamente in linea con i nostri valori, a partire dalla grande tradizione delle produzioni di eccellenza agro-alimentari e dei prodotti artigianali, per arrivare ai modelli di sviluppo urbanistico che hanno trasformato, attraverso i secoli, tutte le più importanti città etrusche in vitali ed ospitali cittadine, tutte da scoprire. Capita allora di camminare in piccole strade e imbattersi in mura ciclopiche antiche di 3 mila anni, visitare cantine scavate nel tufo o con orci millenari, entrare in percorsi sotterranei ricchi di fascino e mistero, passeggiare lungo una spiaggia avendo a pochi metri tombe antichissime, sperimentare percorsi termali, restare emozionati dalla ricchezza dal patrimonio raccolto nei musei, siti e parchi. Una perfetta integrazione, insomma, tra straordinari resti archeologici e infinite possibilità offerte dalla Toscana.