Domenica 14 aprile è andata in scena a Vetulonia (GR) la terza tappa di un format, il Simposio etrusco-ellenico, creato a suggello dell’accordo internazionale di cooperazione turistica firmato nel corso dell’edizione 2023 di BIT Milano (Borsa internazionale del turismo) tra Toscana Promozione Turistica e Halkidiki Tourism organization.
L’idea di realizzare una collaborazione turistica tra le due regioni è nata dall’esigenza di costruire un ponte ideale tra due culture geograficamente lontane ma vicine per storia, archeologia, natura ed enogastronomia. Il Simposio Etrusco-Ellenico è stato pensato nel segno del cittadino più illustre della penisola Calcidica, il filosofo Aristotele, nativo della città di Stagira e sotto il segno della massima aristotelica Ef Zin, che evoca il concetto del benessere: scelta non casuale perché richiama la campagna di promozione di TPT ispirata al rinascimento spirituale e fisico in Toscana.
Si presenta come un evento-contenitore, la cui sfida è riempire, edizione dopo edizione, di contenuti di cultura e turismo, e soprattutto vuole essere uno scambio di buone pratiche anche nell’ambito dell’artigianato e dell’enogastronomia.
Anche quest’anno, come nelle precedenti due edizioni, al termine del dibattito con gli ospiti greci, che ha visto la presenza tra gli altri del sovrintendente ai beni archeologici della Penisola calcidica e Monte Athos e dell’archeologo direttore del sito di Stagira, è seguito un banchetto realizzato a quattro mani tra la chef greca Jota Koufadaki, interprete delle ricette tradizionali elleniche, e la chef toscana Federica Ritteri del ristorante Amorvino, presso la tenuta Fertuna (Località Grilli).
Nella prima tappa di Milano il pranzo era stato curato dalla stessa Koufadaki e dalla chef lucchese Mariella Lencioni, mentre la seconda il Simposio ha avuto luogo in terra aristotelica, a Stagira, dove, nel teatro greco, si è esibito a giugno 2023 il festival mascagnano di Livorno, in un omaggio a Maria Callas di cui ricorrevano 100 anni dalla nascita. In questo caso, oltre alla chef greca, il banchetto è stato orchestrato dalla fiorentina Maria Campagna.