Quante volte è capitato, un po’ ad ognuno di noi, di pensare ad un viaggio ed associare al ricordo un sapore? I prodotti che assaggiamo sono la cartolina della nostra vacanza. Li incontriamo per caso, in un ristorante o in una bottega, oppure li scoviamo dopo un’attenta ricerca, magari andando direttamente dal produttore: ci parlano della storia, di quel pezzo di Toscana che ci ospita, ma anche di futuro e di voglia di tramandare e reinterpretare la tradizione.
L’enogastronomia, intesa come vera e propria esperienza di scoperta, è ormai, a tutti gli effetti, una motivazione di viaggio ed in questo la Toscana è stata lungimirante dando vita, oltre venti anni fa, al progetto Vetrina Toscana.
Lo scorso anno lo abbiamo rilanciato con il nuovo manifesto dei valori, un decalogo con cui gli operatori si impegnano a far capire ai turisti, anche attraverso il cibo, dove sono, mette nero su bianco l’impegno al rispetto e alla promozione dei territori, della storia culinaria della regione e del suo paesaggio come bene comune da tutelare, al ‘non spreco’ e alla cucina fatta di stagionalità e tipicità territoriali, una sorta di professione di fede nella qualità come valore e nella ricchezza costituita dall’ambiente che ci circonda, dalla cultura, dalla storia e dai prodotti che fanno di ogni territorio un unicum.
Vetrina Toscana è il veicolo e lo strumento del turismo enogastronomico toscano in ogni occasione e contesto, sia esso digitale o fisico, in Italia e in eventi di promozione all’estero, ma ha anche e soprattutto il grande valore aggiunto di consentirci di fare comunità. Una comunità che continua a crescere con adesioni sempre nuove e a cui invidiamo ad unirsi più operatori possibili: ristoranti, botteghe, agriturismi, enoteche, cantine e frantoi; ma anche alberghi, b&b e food truck che rispettano il manifesto e promuovono valori come l’autenticità, la tradizione, la sostenibilità, la stagionalità, il riuso senza sprechi.
Una comunità che permette di offrire una proposta sempre più larga e diversificata legata sì all’enogastronomia, ma anche al paesaggio e alla sua salvaguardia e alle vocazioni socio-culturali del territorio. Per questo siamo convinti che il turismo sostenibile passi anche da qui. Dalla consapevolezza dei prodotti che scegliamo di consumare ed acquistare, dal loro valore identitario, come un viaggio nel viaggio che con le radici nella tradizione guarda al futuro.
Leonardo Marras, Assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana